PAMec – Pinacoteca d’Arte Moderna e Contemporanea
- «L’Italia deve smetterla di credere che possedere un hardware culturale, ossia i monumenti, le architetture e le opere d’arte che la contraddistinguono a livello mondiale, le basti a produrre ricchezza. Capisca, invece, che è necessario aggiornarsi alla dimensione digitale».
Sono state queste le perentorie parole di Derrick de Kerckhove, sociologo e docente di sociologia culturale all’università degli Studi di Napoli Federico II e già direttore del McLuhan Program in Culture and Tecnology, durante il suo discorso al Premio Möbius di Lugano.
In un mondo che acquisisce, giorno dopo giorno, velocità ed interscambio di informazioni è quantomeno improbabile ritenere che solo la Cultura, in ogni sua accezione, sia esentata da questa sfida del quotidiano. La digitalizzazione delle opere d’arte rappresenta la loro contestualizzazione e favorirebbe l’archiviazione dei contenuti oltre allo scambio e ai prestiti tra musei nel mondo.
In vista del rilancio del PAMeC – Pinacoteca d’Arte Moderna e Contemporanea di Bernalda e Metaponto, ci siamo occupati di:
- Progettazione del logo e dell’immagine coordinata. L’idea è stata quella di creare un logo che fosse significante e significato, che rappresentasse in un segno l’identità della pinacoteca e che fosse di per se una piccola opera d’arte.
- Dopo l’unboxing delle opere d’arte, d’ogni opera abbiamo realizzato degli scatti frontali e diversi dettagli. Contemporaneamente è stato compilato un archivio affinché si potesse garantire all’utente finale di osservare l’opera con una alta fedeltà in termini di qualità, colori e definizione. I dettagli aiutano a individuare e tener conto di particolari altrimenti difficili da notare.
- Abbiamo progettato e quindi realizzato il portale che permette, oltre alla mera visualizzazione delle opere, la fruizione interattiva delle stesse ( ingrandimenti dinamici sui particolari ; alta defizione; rotazione a 360° delle opere )